Palladiatura
Il palladio fa parte del gruppo del platino. Il suo aspetto bianco argenteo lo rende particolarmente indicato per processi di rivestimento.
Il palladio è un metallo nobile prezioso al pari dell’oro, del platino e dell’argento. Non si ossida all’aria ed è l’elemento meno denso e con il punto di fusione più basso di tutto il gruppo del platino. I suoi impieghi più comuni sono nella gioielleria, con funzione di rivestimento, e nell’industria, con funzione di catalizzatore.
L’estrazione industriale del palladio e degli altri elementi del gruppo del platino è eseguita a partire dai loro concentrati che, si ottengono dalla raffinazione di metalli non ferrosi, come il piombo, il rame ed il nichel. Nel caso di minerali particolari, presenti soprattutto in Canada e nella Repubblica Sudafricana, si procede direttamente all’estrazione.
Lo strato di palladio viene messo come barriera anti diffusione quando siamo in presenza di dorature flash oppure a spessore, e per rendere la rodiatura più resistente alla corrosione. La palladiatura è un trattamento galvanico generalmente eseguito sull’argento, per evitare che annerisca, e sull’oro bianco per esaltarne lo splendore. L’operazione di palladiatura rende l’oggetto rivestito inossidabile per sempre, poiché inattaccabile da tutti gli agenti ossidanti.